Trecento lavoratori somministrati con contratto in scadenza al 31 gennaio saranno assunti a tempo indeterminato presso il plant FCA Cassino. Si tratta di un’ottima notizia e certamente un segnale positivo, che incoraggia a ipotizzare una crescita sui volumi di Alfa Romeo, come anche aveva prefigurato l’Azienda, a partire dai primi mesi del 2018.
I giovani lavoratori che saranno stabilizzati sono stati inseriti da circa un anno sulla linea di produzione Alfa Romeo del Suv Stelvio e Giulia.
Se la crescita si consoliderà effettivamente nei prossimi mesi – dato che a febbraio e a marzo ci saranno cinque giorni giornate di ferie collettive – costituirà un prerequisito importante per recuperare gli altri circa 500 lavoratori in somministrazione che hanno concluso l’attività in FCA alla scadenza del loro contratto nel mese di ottobre 2017. Questo è l’obiettivo che le organizzazioni sindacali firmatarie si sono poste con l’accordo di bacino fatto con FCA.
Con i lancio di Giulia e Stelvio le auto Alfa Romeo prodotte negli stabilimenti italiani sono passate da 59mila (nel 2015) a 150.772 (nel 2017), di cui circa 135mila prodotte nel plant di Cassino: si tratta senza dubbio di un incremento importante, tenendo conto anche che negli ultimi mesi del 2017 si è riscontrata una flessione produttiva.
Con il lancio delle due nuove autovetture, nell’arco di 12 mesi, oltre 4400 lavoratori che per anni hanno subito lunghi periodi di cassa integrazione, sono rientrati in piena attività e ora arriva anche l’assunzione a tempo indeterminato di trecento giovani in somministrazione.
Auspichiamo che FCA continui a investire sulla rete distributiva e prosegua il cammino di rilancio dell’immagine del marchio Alfa Romeo con operazioni come quella di rientrare in Formula Uno, per spingere sui mercati la domanda di Alfa Romeo prodotte dagli stabilimenti italiani.
È altrettanto necessario che FCA riprenda e rilanci quel piano industriale 2014-2018 che aveva al centro lo sviluppo del brand Alfa Romeo con la produzione di otto nuovi modelli. Con solo Giulia e Stelvio abbiamo avuto in pochi mesi effetti positivi su produzioni e occupazione. Ora dobbiamo continuare in quella direzione facendo ripartire i volumi di Cassino e riempiendo di lavoro stabilimenti come Pomigliano, Mirafiori e Melfi.