Le prospettive produttive e la chiusura estiva per ferie del plant di Lecce sono state al centro di un incontro tra le Organizzazioni Sindacali e l’Azienda.
Il Gruppo punta a far diventare il plant di Lecce un polo strategico della Construction in Europa, in linea con gli obiettivi del piano industriale che prevede, dopo 13 anni di perdite, di realizzare utili con la produzione di 6mila macchine per l’anno in corso e di 6200 macchine per il 2022: si auspica che il raggiungimento di questi obiettivi consentirà di realizzare investimenti e di garantire l’occupazione.
La pandemia ha causato parecchie difficoltà sia ai fornitori del plant sul fronte dell’approvvigionamento di materiali, sia sulla programmazione dei volumi produttivi aumentando considerevolmente il numero di macchine incomplete da deliberare entro il 31 luglio per rimanere in linea con gli obiettivi fissati.
L’Azienda ha assicurato che nelle settimane lavorative di agosto non ci saranno problemi inerenti le difficoltà di approvvigionamento di materiale. Essendo la maggior parte dei volumi produttivi programmata per il secondo semestre, per poter raggiungere gli obiettivi di stabilimento sarà necessario l’impegno di tutti i dipendenti e si dovrà limitare le ferie estive a due settimane consecutive, come previsto per legge.
Sono previsti investimenti a breve sulle strutture, sull’efficientamento energetico con la trigenerazione, e ci sono progetti per rivalutare il Training Center con una collaborazione con la facoltà di ingengneria dell’Università del Salento per l’erogazione di formazione professionale avanzata.
Sul piano della crescita occupazionale, con numeri che probabilmente aumenteranno ancora tra quest’anno e il 2022, sono finora 170 i lavoratori assunti con contratto di somministrazione e 18 le stabilizzazioni e l’Azienda si è impegnata a regolarizzare gli inquadramenti professionali dei lavoratori in base alla mansione svolta attualmente.