Dopo mesi di incertezze sul futuro del sito produttivo FPT Industrial di Foggia, finalmente si concretizzano le speranze dei 1677 lavoratori con la firma di un accordo storico, il 27 luglio scorso, tra la Società e le segreterie territoriali e le Rsa di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e AQCF-R. Un accordo che riporterà finalmente serenità e certezze sul sito foggiano, in cui la perdita del 40% dei volumi produttivi ha generato un preoccupante esubero strutturale di circa 650 risorse: tali eccedenze saranno definitivamente azzerate grazie ad un contratto di solidarietà stipulato tra Azienda e Sindacati.
Il Piano di riorganizzazione 2020-2024
Dall’ottobre 2019 il sito ha attraversato un lungo periodo in bilico tra ansie e paure per le sorti dei 1677 lavoratori. In quel momento FPT Industrial, illustrando il piano strategico 2020-2024 della controllante CNH Industrial, comunicava ai sindacati la decisione da parte di Stellantis (all’epoca FCA) di produrre internamente un proprio motore presso lo stabilimento di Pratola Serra, per un consistente totale di 150mila unità all’anno.
Questa dislocazione scaturiva dalla volontà di Stellantis di internalizzare la produzione di questi motori che in precedenza erano forniti dal sito foggiano. La riorganizzazione prevedeva, tra l’altro,
il trasferimento della produzione dal sito di Pregnana Milanese verso lo stabilimento di Torino entro il 30 giugno 2020, con conseguente cessazione dell’attività del sito lombardo.
Contestualmente vi sarebbe stato lo spostamento della produzione del motore F5 (a destinazione agricola) da Torino verso quello di Foggia, oltre che la produzione di un nuovo motore off-road (F28) nel sito pugliese.
La pandemia scoppiata nel febbraio dello scorso anno, aveva fatto sì che le Organizzazioni Sindacali giungessero a un accordo per minimizzare gli impatti sociali dovuti alla cessazione dell’attività del sito di Pregnana, posticipando la data della chiusura dello stabilimento lombardo al 30 aprile 2021 e causando così ritardo nel trasferimento delle attività di produzione da Torino a Foggia.
I nuovi motori
Nel frattempo nel sito pugliese, a causa della perdita di produzione in favore dello stabilimento di Pratola Serra, si generava un preoccupante esubero di personale di circa
650 risorse, il quale avrebbe potuto sicuramente portare a conseguenze irreparabili se non fosse stato per l’intesa siglata tra le Organizzazioni Sindacali e la FPT Industrial. Con questo accordo si è non solo salvaguardato il futuro del sito e delle famiglie, ma anche rilanciato ingenti investimenti da parte della società nello stabilimento produttivo.
I nuovi motori F5 e F28 saranno prodotti a partire rispettivamente dal primo e dal secondo semestre del 2022, mentre la produzione del basamento F5 è prevista nel secondo trimestre 2022.
I volumi produttivi di questi propulsori, necessiteranno di un numero di ore superiore al F1A per la produzione di ogni singola unità. Inoltre, dato di fondamentale rilevanza, le nuove
produzioni cambieranno radicalmente la missione del sito di Foggia, che in futuro non sarà più solo dedicato ai motori su strada e si affaccerà al mondo del movimento terra con
propulsori fino a 4.0 litri di cilindrata. Si pensi che l’F5 e l’F28, motore quest’ultimo di nuova generazione, si rivolgono, oltre che a CNHI, a clienti leader mondiali nel settore delle
macchine agricole in più di 70 paesi nel mondo.
La produzione di questi nuovi motori prevedrà 50mila unità nel 2022 e 60mila nel 2023. Per la sola produzione del basamento F5, che attualmente avviene in Cina presso un fornitore esterno, si prevedono circa 30mila ore di attività di lavorazione nel 2022.
Gli investimenti
Da inizio anno, nel sito foggiano sono già stati avviati investimenti per circa sei milioni di euro, ma altri 400mila euro sono già stati preventivati tra agosto e settembre di quest’anno per la
realizzazione del magazzino per il motore F5. Tra ottobre 2021 e giugno 2022 vi saranno ulteriori otto milioni di euro di investimenti per lo spostamento e le nuove installazioni nelle
aree di montaggio, mentre 16,5 milioni di euro sono previsti per l’industrializzazione del basamento F5 in Officina 1, per un totale di 31 milioni di euro di investimenti nel biennio 2021 – 2022.
Il contratto di solidarietà
Fino al raggiungimento del pieno regime delle attività, per 1653 dipendenti del sito di Foggia è prevista una riduzione dell’orario di lavoro non superiore al 60%, esclusi 24 lavoratori del centro
ricerche, con una retribuzione proporzionata alla prestazione effettivamente svolta. Il contratto sarà in vigore per 24 mesi a partire dal 23 agosto 2021 e, al rientro dalle ferie estive, ai dipendenti coinvolti sarà distribuito calendario individuale dei turni. Per l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze necessarie al montaggio dei nuovi motori F5, alcuni lavoratori potrebbero essere mandati in trasferta o in distacco nello stabilimento di Torino. L’Azienda si è impegnata a venire incontro alle esigenze dei lavoratori, in relazione all’abbassamento del reddito, proponendo anche distacchi in altri siti produttivi, così come si è impegnata ad organizzare percorsi formativi sui nuovi propulsori per lo sviluppo delle competenze dei lavoratori.