Oggi Cnhi e Iveco hanno comunicato i risultati del premio efficienza annuale, che si misurano in percentuale della paga base annua convenzionale di 21.754,72 euro per il V gruppo professionale, 23.346,57 euro per il IV e III gruppo professionale e 28.652,52 euro per il II e il I.
Il risultato varia per unità produttiva, oscillando dal 2,75% (pari a 642 euro per i gruppi mediani) al 4,31% (1.006 euro per i gruppi mediani). Purtroppo Torino Motori e Driveline non hanno raggiunto la percentuale minima per conseguire il premio, ma come sindacato abbiamo chiesto l’erogazione di una cifra una tantum a compensazione di un anno di grandi trasformazioni e di grande impegno per i lavoratori. La media per i siti non produttivi corrisponde a 2,75% e dunque a 642 euro per i gruppi intermedi.
Benché migliore dell’anno scorso, anche quest’anno il premio ha portato risultati al di sotto del budget e quindi si rafforza la nostra rivendicazione di pattuire un nuovo meccanismo premiale. In ogni caso il premio beneficerà della detassazione del 10%, nei limiti previsti dalla legge per il salario variabile e sarà pagato a fine febbraio sulla base dei risultati conseguiti nel corso del 2021 in tema di recupero di efficienza e di implementazione del Wcm. Su base volontaria resta ferma la possibilità di comunicare all’azienda entro l’8 febbraio la volontà di percepire in tutto o in parte l’ammontare del premio sotto forma di conto welfare.

La Direzione aziendale ci ha espresso la disponibilità a svolgere un incontro mercoledì prossimo per valutare la nostra richiesta di riconoscere una erogazione una tantum per Torino Motori e Driveline, facendoci intravedere una apertura di principio. Inoltre è stata illustrata una ipotesi di premio che tiene conto dei rilievi avanzati dal sindacato in questi mesi.
Nel futuro premio innanzitutto ci sarà una pluralità di indici e ad ognuno sarà collegata una parte della erogazione complessiva: il manufactory index per misurare la produttività, lo ok to ship per la tempestività dei tempi di consegna e infine un indice di qualità. Sul peso degli indici, che peraltro potrà non essere uniforme per i vari siti, le Parti devono comunque ancora confrontarsi. Ci sarà poi l’indice di infortuni come possibile moltiplicatore positivo a livello di gruppo. Saranno valorizzati non solo i risultati conseguiti rispetto al budget, ma anche i miglioramenti rispetto all’anno precedente. Gli importi teorici del premio sono i medesimi del passato, ma i meccanismi previsti dovrebbero rendere il loro raggiungimento più probabile e soprattutto più aderente alle effettive dinamiche di stabilimento. Il premio avrà comunque carattere sperimentale e quindi permetterà di arrivare al rinnovo del Ccsl con una prima verifica già effettuata in concreto.