Sono stati comunicati oggi da Cnhi e da Iveco i risultati del nuovo premio di risultato, che è modificato lo scorso anno con l’introduzione di indicatori di produttività, qualità e tempestività.
In Iveco tutte le unità produttive riceveranno un premio e l’erogazione media, pur variabile per stabilimento e per livello di inquadramento, sarà pari a mille euro annui.

Anche in Cnhi tutte le unità produttive hanno raggiunto la soglia minima del premio mentre l’erogazione media, anche in questo caso variabile per stabilimento e per livello di inquadramento, sarà pari a 1421 euro annui.

Il premio godrà dei benefici fiscali riservati alle somme variabili, vale a dire sarà sottoposto all’aliquota separata del 5 percento. Inoltre sarà possibile, su base volontaria, percepirne il pagamento in tutto o in parte sotto forma di welfare aziendale, dandone comunicazione entro l’8 febbraio 2023.

I risultati sia di Iveco sia di Cnhi hanno attestato il buon lavoro svolto negli stabilimenti italiani nel corso del 2022 nonché i risultati positivi dell’accordo sindacale che ha sostituito il premio Wcm, divenuto obsoleto, con un nuovo premio maggiormente aderente alla mutata organizzazione del lavoro.

Nella trattava in corso di rinnovo del Contratto collettivo specifico di lavoro, come sindacato consideriamo positiva la sperimentazione e chiederemo la conferma e il rafforzamento del sistema premiale per la prossima vigenza contrattuale.

Infine nei prossimi giorni si terranno in stabilimento incontri con le Rsa per un’analisi dei risultati di ciascuna realtà. Come sindacato abbiamo anche chiesto per Brescia, Foggia e Suzzara, di verificare la possibilità di sterilizzare le eventuali anomalie sugli indicatori che hanno avuto andamento insolitamente negativi.