Il 13 e 14 settembre nel plant CNHI a Lecce si è tenuto un incontro tra le HR Emea e di stabilimento e le RSA di stabilimento e provinciali, per il formale passaggio di consegne dal dott. Vincenzo Retus alla dottoressa Cristina Cofacci come HR Emea – Industrial Relations.
All’incontro erano presenti anche il dott. Alberto Ingrao HR Emea, il dott Francesco Seclì per le HR del Plant (insieme allo staff HR local) e la dott.ssa Elena Cumani, il dott. Marco Vitali e il dott. Matteo Barsotti per le HR che si occupano di relazioni industriali.
È stata l’occasione per delineare la situazione che CNHI sta affrontando. Nel contesto attuale il settore Agriculture sta risentendo di condizioni economiche e geopolitiche sfavorevoli per cui i siti di questo segmento di mercato sono in difficoltà: Jesi e Modena hanno dovuto ricorrere agli ammortizzatori sociali.
Invece lo stabilimento Construction Equipment (CE) di Lecce è in piena spinta produttiva, con un ulteriore incremento dei volumi sul prodotto Wheel Loader: dal 2 ottobre è prevista la salita produttiva con l’attivazione di 20 turni a settimana, secondo il Ccsl. Tale turnazione coinvolgerà circa 90 addetti dei reparti di carpenteria e taglio.
Sarà questa un’occasione ulteriore per dimostrare ancora una volta l’elevata responsività, professionalità e flessibilità che contraddistingue la forza lavoro sia del plant che del territorio.
L’Azienda ha confermato la disponibilità a supportare l’impegno delle risorse umane con tutti gli strumenti disponibili di “welfare e wellness” – come ha citato la dott.a Cofacci – per agevolare i trasporti, conciliare gli impegni familiari, attivando situazioni di attenzione al benessere delle persone. Ciò è già accaduto quest’estate con le elevate temperature grazie al supporto delle HR locali – il responsabile dott. Francesco Seclì, la dott.ssa Denise Arragoni e lo staff HR di Lecce.
Come AQCF-R abbiamo ricordato che lo stabilimento di Lecce è l’unico stabilimento Construction Equipment del Gruppo in Europa, dopo le chiusure di Imola, Berlino e San Mauro, avvenute negli ultimi 11 anni.
Dunque, da un parte esiste il rischio della forte concorrenza dei paesi asiatici, dall’altra la consapevolezza che siamo ancora uno stabilimento che produce profitti e questo dobbiamo continuare a fare per garantire l’occupazione degli addetti diretti e indiretti del territorio.
AQCF-R ha posto sul tavolo della discussione due ulteriori argomenti.
Il primo di natura formale, relativo alle consolidate tradizioni di attenzione alle risorse umane con due esempi: a Lecce il Natale Bimbi nel 2022 è saltato, la cena per i Brevetti viene rimandata dal 2017. Lecce è uno stabilimento di un grande gruppo che da sempre è orientato alle attività di team building e all’attenzione per i dipendenti e le loro famiglie; auspichiamo che anche qui si riprendano queste attività.
Il secondo argomento è di natura sostanziale e riguarda la rivalutazione del settore impiegatizio che da troppo tempo ha perso, e continua a perdere, terreno.
Profili con formazione superiore e universitaria, mansioni in continuo adeguamento rispetto al mercato automotive che sta attraversando una trasformazione epocale, nuove responsabilità e competenze richieste. E questa dinamica prosegue, mentre non altrettanto accade per le retribuzioni anche nonostante l’ottimo risultato dell’ultimo CCSL siglato l’8 marzo scorso.
Ciò è riscontrabile anche a livello nazionale, già da anni, con la perdita continua di potere d’acquisto delle famiglie. Auspichiamo che nella prossima contrattazione economica si possano introdurre ulteriori incrementi produttivi.