La battaglia di AQCF-Rappresentanza per cancellare il provvedimento che raddoppia o triplica in alcuni casi la fiscalità sulle vetture aziendali – sono soprattutto uno strumento di lavoro e non un privilegio, dato che per quasi l’80% dei casi si tratta di auto di segmento medio e basso (A,B e C) –  continua anche sul territorio piemontese.

Con un’informativa inviata al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, all’assessore regionale alle attività produttive Andrea Tronzano e alla sindaca di Torino Chiara Appendino, oltre che a numerosi parlamentari eletti nei collegi piemontesi, AQCF-R tiene alta l’attenzione anche sulle potenziali ricadute negative per l’economia e l’occupazione in Piemonte.

“Una coralità di voci istituzionali del territorio locale su questo tema – sottolinea AQCF-R  – darebbe ulteriore forza a un’iniziativa trasversale, sostenuta dall’intera filiera automotive, che mira fondamentalmente alla tutela dell’occupazione nel comparto, così importante per la città di Torino e per la regione Piemonte, in una fase delicata, impegnativa e sfidante di transizione verso una mobilità sostenibile”.