Conclusione largamente positiva della dismissione dello stabilimento Marelli (ex Weber) di Crevalcore: ieri è stato ceduto il ramo di azienda a Tecnomeccanica, una ditta di pressofusione e lavorazione dell’alluminio, che ha presentato un piano industriale solido e convincente anche per il Ministero dello Sviluppo Economico.
Si conclude quindi dopo 11 mesi la vicenda iniziata come un fulmine a ciel sereno, che ha visto la mobilitazione immediata di lavoratori, organizzazioni sindacali, enti locali, Regione e Governo.
Vista la reazione, l’azienda è tornata sui suoi passi, dimostrando una maggiore disponibilità e sensibilità sociale. Grazie all’azione trasparente delle parti, si è giunti a un risultato esemplare, con soddisfazione di tutte le figure coinvolte.
Il piano di riconversione dello stabilimento è un’operazione da 17 milioni, dei quali 10 messi a disposizione da Tecnomeccanica, con la partnership di Invitalia, che ha mantenuto 152 posti di lavoro. I rimanenti lavoratori hanno usufruito delle modalità previste dall’accordo con le organizzazioni sindacali: pensione anticipata, trasferimento in altre sedi, incentivi all’esodo.
Non avendo Rsa elette, abbiamo comunque supportato i lavoratori che si sono rivolti a noi per chiarimenti e valutazioni. Riteniamo molto buono il lavoro svolto dalle altre sigle sindacali con cui ci siamo confrontati molto liberamente.
Sono sette i Quadri che passano in Tecnomeccanica, oltre a Professional e Impiegati: a loro e a tutti gli ex lavoratori di Weber-Marelli Crevalcore, auguriamo un futuro sereno e di qualità con il nuovo imprenditore che ha posto ottime premesse per il proseguimento delle attività lavorative.