Oggi a Roma il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato al tavolo automotive un piano di incentivi straordinario per il settore, con risorse pari a quasi un miliardo di euro.
Questo piano ha come obiettivi la sostenibilità ambientale, attraverso la rottamazione del parco auto più vecchio, e la sostenibilità sociale, grazie al criterio reddituale dell’isee per l’acquisto di auto nuove.
Il ministro Urso ha evidenziato l’importanza di aumentare la produzione nazionale di auto e veicoli commerciali, con l’ambizione di raggiungere una produzione di almeno un milione di veicoli da parte di Stellantis.
A seguire è stato illustrato il programma degli incentivi previsti nel 2024 per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici in ambito domestico.
Il tavolo odierno è stato occasione anche per un aggiornamento sullo stato di avanzamento dei gruppi di lavoro previsti dal tavolo Sviluppo automotive dedicati al mercato, alla competitività, alla componentistica, a lavoro e competenze, e infine a R&S e centri di ingegneria.
Il piano, descritto come sperimentale per quest’anno, mira a colmare il gap tra auto prodotte in Italia e auto immatricolate.
Come AQCF-R abbiamo accolto positivamente la disponibilità di risorse, però abbiamo ancora rilevato la mancanza di garanzie concrete sulla salvaguardia delle produzioni, dei livelli occupazionali e la tutela dei lavoratori più vulnerabili.
Abbiamo sottolineato l’importanza di affrontare il cuore della transizione ecologica, includendo il settore della componentistica, che deve stare al passo con l’elettrificazione e provvedere alla riqualificazione dei lavoratori.
I Responsabili di Stellantis Italia hanno ribadito l’impegno dell’azienda nel sostenere la produzione di veicoli in Italia, evidenziando l’importanza di fattori abilitanti verso l’elettrificazione, e la necessità di stimolare la domanda di mercato con auto a prezzi accessibili per raggiungere gli obiettivi di produzione.
Come AQCF-R riteniamo che il piano di incentivi e le discussioni al tavolo automotive riflettono la complessità della transizione ecologica del settore automotive in Italia, evidenziamo l’importanza di un approccio coordinato che continui a coinvolgere governo, produttori, sindacati e altri stakeholder per garantire la sostenibilità ambientale, sociale, occupazionale e produttiva di questo strategico settore del nostro paese.