Un piano globale e articolato con le strategie complessive per il prossimo decennio del Gruppo Stellantis, che si innestano in uno scenario in forte cambiamento, orientato definitivamente al full electric per l’automotive – il settore manifatturiero europeo maggiormente investito dalla transizione ecologica.
“Dare Forward 2030 ha l’obiettivo di guidare Stellantis ad essere l’Azienda con il primato assoluto di rendita nel processo della transizione ecologica, raggiungendo le zero emissioni di carbonio entro il 2038, con una riduzione del 50% entro il 2030. Il futuro sarà interamente elettrico e noi siamo pronti per le nuove sfide”- ha affermato il Ceo Tavares.
A margine della conferenza, Tavares ha annunciato la produzione di batterie in Italia: la Gigafactory a Termoli (di cui il Governo non ha ancora dato conferma). Auspichiamo che l’accordo tra governo e Stellantis possa essere siglato al più presto, al pari di quanto accaduto negli altri paesi con i governi francese e tedesco.
Tra i punti salienti del piano
- entro il 2030 il 100% delle vendite in Europa e il 50% delle vendite negli Stati Uniti costituite da veicoli elettrici a batteria con più di 75 modelli a zero emissioni e relative vendite annuali globali di cinque milioni di veicoli;
- importante portafoglio prodotti, con una gamma ampia e molto ricca di modelli, più di 100 novità tra il 2022 e il 2030, e prezzi dai 6 mila euro per la Citroen AMI ai 200 mila della Maserati MC20. Il primo Suv completamente elettrico del marchio Jeep sarà lanciato all’inizio del 2023;
- leadership del mercato dei veicoli commerciali potenziata da 26 nuovi lanci e offerte elettriche in tutti i segmenti, con il più efficiente portafoglio di prodotti e servizi, portando soluzioni eccezionali ai clienti professionali;
- progetti di ricerca in ambiti specifici come quello delle batterie allo stato solido;
- nuovi metodi di approvvigionamento delle materie prime;
- raddoppio dei ricavi netti entro il 2030 e margini di reddito operativo rettificato (Aoi) a due cifre per tutto il decennio.
Secondo il Ceo Tavares gli investimenti per l’elettrificazione potranno essere assorbiti in cinque o sei anni, durante i quali l’automotive avrà bisogno del supporto dei governi – anche per le infrastrutture di ricarica – altrimenti il loro costo finale ricadrà unicamente sugli acquirenti.
Un tema scottante quello della domanda di mercato che ha ripercussioni su lavoro e occupazione.
A questo proposito, nell’incontro convocato per il 10 marzo al Mise dal Ministro Giorgetti, con la partecipazione del Ministro Orlando e del Vice Ministro Pichetto Fratin, chiediamo che si discuta di investimenti, di assegnazioni produttive e di incentivi.
Il tema degli incentivi è strategico perché saranno fondamentali non solo per le aziende dell’intera filiera ma anche per gli acquirenti. Chiediamo che il governo sia presente nell’incentivare, in questo passaggio epocale, sia i consumatori – affinché l’accesso al mercato sia consentito a tutti – sia le aziende affinché l’automotive italiano non perda competitività nei confronti degli altri paesi, a garanzia dell’innovazione e dell’occupazione.