Un tavolo convocato dal ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli “per avviare un confronto con tutti i protagonisti del settore automotive in Italia, per favorire la transizione tecnologica verso la mobilità elettrica e a basse emissioni in maniera equilibrata e senza creare effetti distorsivi sul mercato”.
All’incontro, che si tenuto oggi a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, erano presenti circa 45 tra associazioni di categoria, aziende e sindacati tra cui AQCF-R e il suo Segretario Generale Giovanni Serra.
“In questa fase di totale trasformazione del mercato, dettata dalla transizione verso nuove forme di propulsori, le aziende del settore automotive stanno facendo e faranno la loro parte ma anche il governo e le istituzioni devono attuare politiche sistemiche e di rete, e attivare strumenti adeguati per il settore, soprattutto creando le adeguate infrastrutture che possano anche accogliere e sviluppare nuove imprese” – ha dichiarato Serra.
“L’automotive è un settore strategico per l’economia italiana, comprende all’incirca 6 mila imprese che esprimono circa 100 miliardi di fatturato, pari al 6% del Pil italiano, e che occupano 260 mila addetti – ha ricordato il Segretario Generale AQCF-R. In totale l’automotive genera 75 miliardi di gettito fiscale e sulla bilancia commerciale pesa per 21 miliardi di export.
Attenzione alle criticità che possono incidere a livello occupazionale: ad esempio molte aziende del settore automotive sono già in sofferenza e i lavoratori in cassa integrazione.
FCA in Italia sta investendo in un processo di riconversione industriale per completare la propria gamma produttiva con la propulsione ibrida ed elettrica. Crediamo che in questa fase di transizione dal punto di vista occupazionale è necessario accompagnare questo processo.
I tempi di questa transizione sono importanti: le infrastrutture dovranno essere adeguate e integrate in tempi rapidi perché si corre il rischio di sfasature tra la domanda e l’offerta, pena la perdita di importanti quote di mercato.
Inoltre dal punto di vista fiscale è necessario pensare a misure a favore di chi investe in innovazione, in ricerca e sviluppo, come anche puntare subito sulla nuova formazione dei lavoratori perché nel prossimo futuro saranno necessarie nuove competenze e nuove professionalità.
Accogliamo con favore l’istituzione, da parte del ministro Patuanelli, di questo tavolo allargato a una platea molto vasta di associazioni e imprese dell’automotive con l’auspicio che, ascoltando tutte le istanze e le problematiche del settore, si possano comporre proposte reali e concrete per il rilancio settore. Condividiamo dunque la proposta di prosecuzione del tavolo odierno in gruppi di lavoro specializzati tra tecnologia, innovazione, associazionismo, sindacale, ambiente”.