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Stellantis, riorganizzazione focalizzata su cliente e per territorio

Nell’incontro tenutosi stamane la Direzione di Stellantis ci ha informato che sta partendo una riorganizzazione di Fca Security per cliente e per territorio, così da renderla più aderente alla policy globale di gruppo. Il personale non vedrà un cambiamento nella propria attività quotidiana o nella propria sede, ma svolgerà un’attività maggiormente focalizzata sul cliente. Come sindacato non esprimiamo una valutazione negativa di tale riorganizzazione purché naturalmente la stessa non preluda a esuberi o a trasferimenti coatti furori provincia. Inoltre sul lungo termine esprimiamo la contrarietà a qualsiasi ipotesi di esternalizzazione, piuttosto ribadiamo l’esigenza che il personale di Security resti alle dirette dipendenze di Stellantis o del cliente, Iveco, Cnhi e Marelli, così come già avvenuto nel recente passato con il passaggio dei lavoratori a Ferrari ed Edison. Infine, reputiamo importante che non sia attribuito lavoro di sorveglianza a società esterne, come in qualche caso limitato è avvenuto o stava per avvenire. Su nostra richiesta la Direzione di Stellantis si è impegnata ad aggiornare e coinvolgere le Rappresentanze sindacali aziendali di stabilimento.
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Incontro al Mimit per il tavolo automotive “regione Piemonte”

Si è tenuto oggi a Roma presso il Mimit – Ministero delle Imprese e del Made in Italy – un importante incontro per discutere sul futuro dello stabilimento Stellantis di Mirafiori. Al tavolo erano presenti il ministro Adolfo Urso, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, i rappresentanti di Stellantis, dell’Anfia e le organizzazioni sindacali, tra cui AQCF-R. Questo è il secondo tavolo regionale che si è riunito al Mimit, dopo l’incontro di ieri riguardante lo stabilimento lucano di Melfi.
Tavolo Mimit Piemonte – Ministro Adolfo Urso
La delegazione AQCF-R, rappresentata dai Segretari Nazionali Fabrizio Amante e Umberto Damiano, intervenendo al tavolo del ministero, ha espresso preoccupazione sulla situazione produttiva e occupazionale dello stabilimento Stellantis di Mirafiori e per il continuo impoverimento delle preziose professionalità e competenze degli enti di staff delle strutture centrali di Stellantis dell’area torinese. Riteniamo sicuramente positivo l’investimento sull’hub della economia circolare, sul Battery hub e sul plant che produrrà cambi elettrificati Dct; tuttavia è chiaro che Mirafiori, con la sola 500 Bev e le attuali Maserati, non è in grado di saturare gli impianti produttivi e l’occupazione. Ad oggi nello stabilimento piemontese si producono oltre alla 500 elettrica, due Maserati rispettivamente la GranTurismo e la Gran Cabrio, mentre per i nuovi modelli si dovrà aspettare gli anni a venire. La sola produzione di modelli elettrificati, a nostro avviso, risulta non sufficiente per saturare lo stabilimento di Mirafiori. Sicuramente l’allocazione di un modello ibrido di costo accessibile e con volumi significativi potrebbe aiutare a centrare l’obiettivo della totale saturazione del plant. Inoltre è importante evidenziare che le azioni di riorganizzazione degli enti di staff, in particolare gli enti di ricerca e delle ingegnerie delle strutture centrali dell’area torinese, dovranno essere oggetto di un confronto continuo per evitare un depauperamento di professionalità preziose e indispensabili per la progettazione dei modelli futuri.
Mimit tavolo Mirafiori
Di fatto è necessario un ricambio generazionale in Ingegneria e negli enti di Staff per garantire di mantenere la capacità progettativa intatta e permettere ai colleghi saturi e in difficoltà lavorativa di uscire senza penalità con incentivi adeguati. Gli attuali incentivi, pur garantendo la pace sociale e l’uscita non traumatica dei lavoratori, nei casi dei colleghi più giovani rappresentano la perdita di Know-How e un impoverimento preoccupante del patrimonio professionale dell’azienda. Ribadiamo come più volte sottolineato che è fondamentale per Torino che rimanga il centro per le ingegnerie in quanto il gruppo Stellantis deve continuare a pensare alle auto del futuro anche da qui, a Torino, come ha sempre fatto l’azienda quando si chiamava FCA, FGA, e prima ancora, FIAT. Per quanto riguardo gli incentivi per l’acquisto di automobili sembrano essere prossimi all’approvazione. Ci è stato riferito che sono stati già firmati dalla Presidenza del Consiglio e ora sono sottoposti al vaglio della Corte dei Conti. Speriamo che questo bonus possa dare nuovo slancio a un mercato attualmente in difficoltà e contribuire ad aumentare la produzione italiana. Con questi presupposti per il giorno 12 aprile abbiamo indetto una manifestazione unitaria del settore automotive a Torino. Questa manifestazione ha un’importanza notevole per il settore automotive in Italia, per numero di addetti, per l’ampio ventaglio di competenze e conoscenze e per il suo valore simbolico, in quanto a Torino è nata la storia dell’auto italiana e da qui nascono le speranze per il futuro del settore.
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Incontro al Mimit per il tavolo automotive “regione Basilicata”

Durante l’incontro odierno del Tavolo Automotive dedicato alla regione Basilicata, tenutosi a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e alla presenza del ministro Adolfo Urso, AQCF-R ha evidenziato le preoccupazioni e le necessità dell’area industriale di Melfi, in particolare riguardo alla logistica. Il timore per il futuro delle aziende dell’indotto è palpabile e, senza interventi tempestivi, la situazione potrebbe portare a un significativo taglio dei posti di lavoro, con ripercussioni negative sul tessuto sociale locale. La delegazione AQCF-R – composta dal Segretario Nazionale Umberto Damiano e dal Segretario Territoriale Raffaele Annale – ha sottolineato il bisogno di azioni immediate per garantire chiarezza e sicurezza occupazionale ai lavoratori, dimostrando apprezzamento per l’attenzione del Governo nel voler analizzare le specificità dei distretti industriali, e in particolare dell’area di Melfi. Inoltre come AQCF-R abbiamo espresso soddisfazione per la riconferma da parte di Stellantis dei cinque nuovi modelli basati sulla piattaforma Stla medium per lo stabilimento di Melfi. In conclusione si evidenzia l’importanza di un impegno concreto da parte del Governo per affrontare le sfide poste dalla transizione verso la mobilità elettrica, che include il rafforzamento degli ammortizzatori sociali e la riduzione dei costi energetici. L’obiettivo è mitigare l’impatto occupazionale negativo della transizione, stimato in una potenziale perdita del 30% dei posti di lavoro, e assicurare un dialogo costruttivo tra sindacati, aziende e istituzioni.
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Stellantis, nuovi incentivi per le uscite volontarie

È stato siglato oggi con Stellantis un accordo-quadro secondo cui le procedure di personale che l’azienda aprirà nel corso del 2024 saranno tutte basate sul criterio della volontarietà, o per meglio dire della non opposizione, e saranno assistite da uno schema di incentivi migliorativo rispetto ai precedenti. Il criterio della non opposizione garantirà che potranno uscire – fra i lavoratori eventualmente ap-partenenti alle unità produttive e alle funzioni in cui verranno dichiarati esuberi da parte della Azienda – solo coloro che espressamente accetteranno l’uscita incentivata. Per quanto concerne gli incentivi, saranno pari a sei mensilità per chi è già in possesso dei requisiti per la pensione. Chi invece maturerà i requisiti per la pensione entro quattro anni, riceverà per i primi 24 mesi un importo tale da raggiungere insieme al trattamento di naspi il 90% della retribuzione lorda e per i successivi 24 mesi un importo lordo pari al 70% della retribuzione lorda più un’ulteriore somma equivalente ai contributi previdenziali da versare. Per coloro che non agganciano la pensione infine, gli incentivi saranno differenziati in base all’età: fra i 35 e i 39 anni 12 mensilità più 20 mila euro, fra i 40 e i 44 anni 18 mensilità più 20 mila euro, fra i 45 e i 49 anni 24 mensilità più 30 mila euro, fra i 50 e i 54 anni 30 mensilità più 30 mila euro, dai 55 anni in su 33 mensilità più 30 mila euro. Chi non raggiungerà la pensione potrà avvalersi dei servizi di active place-ment offerti dall’Azienda, anche aderendo alla clausola rete di sicurezza che consente la riassunzione in Stellantis per mancato superamento del periodo di prova presso il nuovo datore di lavoro per fatto non imputabile al lavoratore. Nelle prossime settimane Stellantis avvierà le procedure di uscita a livello territoriale. Al contempo porteremo avanti il confronto sulle strategie e sulle prospettive industriali, in modo specifico con Stellantis a cui abbiamo chiesto un incontro con l’amministratore delegato Carlos Tavares, nonché al tavolo riconvocato per i giorni 2 e 3 aprile presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a cui chiediamo una politica di supporto per il settore automotive. Per l’Italia chiediamo nuovi modelli di larga produzione non incentrati esclusivamente sull’elettrico, che evidentemente stenta evidentemente ad imporsi sul mercato. Alla politica un approccio più equilibrato e meno ideologico alla transizione che deve diventare davvero rispettosa delle esigenze ambientali, economiche e sociali.

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